Le Attitudini per un percorso iniziatico - La Catena Martinista e l'Eggregore.
Anamji S.I.I. Gran Maestro

Convento Nazionale di primavera Marino - Roma 21 e 22 aprile 2018

L'energia è qualcosa che non si può percepire con i comuni sensi fisici, tanto più che siamo abituati a riconoscere solo ciò che possiamo toccare e vedere.
L'energia è potere, l'energia è tutto ed è anche sinergia con il nostro Essere materia. In ogni nostra funzione fisiologica, in ogni pensiero, parola od azione, il nostro essere fisico nulla potrebbe se non fosse per l'energia che ci pone in una funzione di reciprocità. La reciprocità è dovuta al fatto che ogni entità dell'Universo, in cui tutto è energia che vibra a una determinata frequenza, è attratta da chi ha una vibrazione energetica simile.
Potremmo percepire tutto questo, recuperando la "coscienza di chi siamo realmente", ponendoci in armonia con quella intelligenza fondamentale che pervade ogni nostra cellula ed elemento sub-atomico, così come è in ogni elemento dell'universo.
Ma invece di attingere dall'operatività iniziatica, è stato per molti più semplice acquisire attraverso la fisica quantistica, la certezza che tutto nell'universo è energia-vibrazione e che tutto è collegato. Tutto ciò che facciamo, ci collega sia con persone che con esperienze della vita, perché una volta che siamo uniti a qualcosa, è per sempre a prescindere dallo spazio fisico. Una preghiera che sta per essere indirizzata, esiste già presso il "destinatario", prodotta dall'intenzione in una realtà olografica che opera come un contenitore temporale in cui presente e futuro, coincidono attraverso le nostre esperienze. Ed è altrettanto dimostrato che questo "contenitore", risponde alla forza prodotta dalle nostre emozioni.
Questa conoscenza già nota agli Iniziati che, in tutti i tempi, hanno verificato il proprio desiderio nella purificazione e spoliazione, rappresenta un importante monito: siamo troppo spesso vittime delle nostre emozioni e quelle capaci di creare in armonia con l'universo, sono prive di ego e di giudizio.
Se osserviamo la quotidianità con un minimo distacco, verifichiamo quanto affanno c'è nell'essere protesi a vivere nella ricerca di un punto di equilibrio tra il creare e il distruggere. L'attitudine di un Iniziato invece, è orientata a ricercare costantemente, la edificante armonia tra vita e coscienza, intesa come ricongiunzione a quell'intelligenza fondante che è propria di ogni elemento umano e universale.
Anche il desiderio è una forma di espressione di energia e noi sappiamo che può essere generato tanto da passioni sublimi, quanto materiali. Proviamo a ricordare il desiderio di quando fummo posti "nudi davanti alle luci", verificando se quella vibrazione prodotta è rimasta immune da stordimenti materiali.
Dal desiderio di quel momento sacro, manifestazione dell'Anima, è stata fissata l'intenzione che genera il pensiero, da cui proviene l'azione che opera in armonia tra anima e corpo.
Di solito però, la mente ed il pensiero generato da un "desiderio materiale", tendono a spodestare lo Spirito. Le tecniche di preghiera, di meditazione, canalizzazione, etc..., tutte le azioni condotte dal cuore, elevano la frequenza vibratoria.
Aspetto molto importante perché, se la materia è un'informazione - pensiero condensata, l'energia Spirituale è un'altra cosa, in quanto ha una frequenza molto più "alta" rispetto a quella del pensiero in genere, per risuonare con l'energia dell'Universo e del Creatore.
In conseguenza, più apriamo le porte alla nostra parte spirituale e più essa si manifesta allineandoci alle frequenze vibratorie universali.
[Se saprete elevarvi abbastanza per essere fulmineamente rivestiti della sua potenza, grandi saranno le vostre gioie e i vostri successi].
Lo Spirito crea attraverso il Verbo e si manifesta attraverso il Suono (Linguaggio). Ogni suono, quindi ogni onda vibratoria, è in collegamento con una forma nello spazio, da essa generata e tenuta in vita ed in movimento. Ogni figura quindi è la forma visibile di una forza invisibile ed ogni forma contiene le informazioni sulle vibrazioni che l'hanno generata.
[Possiamo ora aprire i lavori, ma prima vi invito ad unirvi a me per purificare questo ambiente affinché divenga, per la virtù della parola, del gesto e della batteria, il Tempio nel quale potremo svolgere i nostri lavori alla ricerca della verità].
Ogni essere umano è "un universo", caratterizzato da innumerevoli esperienze, pensieri, emozioni, etc..., che difficilmente coincideranno con quelle di chiunque altro, nonostante i chiari termini posti dalle varie iniziazioni.
Di conseguenza, anche se tutti abbiamo le facoltà per costituire una "catena eggregorica", sappiamo che non siamo omogenei.
Eliminata quindi la semplice possibilità di raccoglierci tra elementi emotivamente simili, possiamo considerare alcuni punti di incontro che ci rendano "operativamente" omogenei, al fine di poterci collegare, elevandoci senza distonie.
Ogni rito, comprende l'emissione di energie attraverso pensieri, parole, azioni che inevitabilmente generano delle frequenze.
Ed è per questo motivo che si viene ammessi all'Ordine attraverso un rito e lo stesso vale per i passaggi ai gradi successivi.
Nell'ambito di ogni Gruppo o Loggia, ogni Iniziatore si adopera per seguire Fratelli e Sorelle di desiderio, affinché divengano reali Martinisti che sappiano e vogliano operare in assonanza con tutti i componenti dell'Ordine.
Ciò in quanto l'energia di un Eggregore spirituale, è data dalla somma delle singole frequenze dei sui componenti.
Stanislao de Guaita attribuiva all'Eggregore le facoltà di un'entità vivente, asserendo quanto segue: "La catena magica è un mezzo sicuro per la creazione di potenzialità collettive a cui nulla resiste".
Ma tale realizzazione, si compie attraverso l'uomo che resta l'elemento fondante della catena e di un Eggregore, purché oltre la forza intrinseca ne assuma la bellezza ed il valore dell'opera rivolta indistintamente a tutta l'umanità.

Per quanto ci riguarda, occorre superare la diversità degli elementi, perché si generi un'unica assonanza di frequenze che sia in armonia con le dottrine e gli scopi Martinisti.
In riferimento alle finalità Martiniste e quindi alla formazione Eggregorica, l'Ordine non si occupa di questioni sociali, politiche, religiose al di là delle relative possibilità di studio.
Ciò ha un senso molto semplice, in quanto sono tutte manifestazioni di fenomeni contingenti e funzionali solo a comprendere, in una logica di causa - effetto, quale esperienza terrena porteranno, ricordando che siamo o viviamo il risultato di ciò che pensiamo.
Invece, noi siamo in un Ordine iniziatico Martinista che alimenta la ricerca interiore e lo sviluppo di quanti, conoscendone la dottrina, operano riti comuni secondo una comune volontà, esclusivamente rivolta all'evoluzione dell'uomo, fino alla sua reintegrazione.
L'Iniziatore così dichiara durante il rito di passaggio a S.I.: "Il cordone, simbolo del cerchio operatorio e della catena fraterna, ti vincola ai Fratelli e al tuo Iniziatore, allo stesso modo che vincola me a tutti coloro che non sono più su questo piano di esistenza, ma che sono presenti fra noi, invisibili anche in questo momento."
Quanto detto, sottintende la qualità operativa del S.I., ossia la acquisita consapevolezza delle facoltà che può ricostituire in sé, attributo che tuttavia ne aumenta la responsabilità su tutti i piani.
[... tu solo, di fronte alla tua coscienza, sarai responsabile delle scelte che avrai deciso di fare.]
Per l'Iniziatore invece, risulta indispensabile l'acquisizione coscienziale di quella Unità che lo amalgama a tutti gli esseri e al tutto Universale.
Si evidenzia quanto sia difficile per ciascuno, comprendere o ricordare il proprio ruolo di anello che responsabilmente, deve sviluppare e armonizzare la forza energetica, sia per sé stesso che per la finalizzazione dell'Eggregore.
L'Eggregore in quanto aggregato energetico, segue le leggi fisiche delle onde elettromagnetiche che si muovono in ogni direzione possibile nello spazio.
Dal cosiddetto "effetto Maharishi", come verificato anche in ambiente scientifico mondiale, apprendiamo che in certe condizioni di coerenza energetica generata da soggetti che operano la stessa attività nello stesso tempo, la vibrazione prodotta si propaga nello spazio, influenzando positivamente le vibrazioni circostanti. Non vi sono forzature della volontà ma solo un miglioramento dell'armonia mentale, che permette un funzionamento cerebrale più naturale e libero da stress.
Sostanzialmente, attraverso l'espansione della nostra coscienza in armonia con la sommatoria di onde della stessa frequenza, possiamo modificare la forza del campo energetico, considerato anche che l'energia di ogni onda dipende dalla sua frequenza: più è alta e più energia si emana.
Il nostro obiettivo è quello di determinare un Eggregore Martinista e non un Eggregore assortito tra aspiranti martinisti, alchimisti, esoteristi, cabalisti, etc...
Si porta spesso l'esempio, molto centrato, dell'orchestra in cui diversi strumentisti producono un'unica melodia elevata in vibrazione.
E' però significativo che tanti, nella propria quotidianità, non si rendano conto che spetta a ciascuno compiere autonomamente lo sforzo di armonizzarsi con gli altri orchestrali, la cui attitudine nel caso dell'orchestra, è resa omogenea da uno spartito.
Quindi l'attitudine, in mancanza di uno spartito, può individuarsi nell'atto volontario di ciascuno che sappia armonizzare la propria competenza con quelle degli altri elementi, nella comune aspirazione manifestata attraverso i pensieri, i comportamenti, i rituali e gli intenti che li orientano.
Già fare questo tipo di esercizio per trovare la migliore risonanza tra di noi, esprime la "volontà omogenea" di evolvere verso la reintegrazione.
Questo è il punto di equilibrio su cui costruire l' Eggregore Martinista, alimentato dalle energie delle catene delle singole Logge e gruppi, purché tutti operino ispirati dalla purezza di intenti e con animo rivolto all' Unità.
L'uomo che aspira realmente e lealmente, alla reminiscenza della luce e della verità è certamente un iniziato che procede speditamente sulla via della reintegrazione e quindi, sarà in grado di emanare quella energia che risuona con le altre omogenee, fissandosi in un'unica forza.
Per questo motivo è fondamentale che almeno dal grado di S.I. si raggiunga la piena consapevolezza di chi siamo e per cosa operiamo.
Da L. C. de Saint Martin: "... Ecco perché può dirsi che tutti gli esseri creati ed emanati nella regione temporale - e per conseguenza l'uomo - lavorano alla medesima opera, la quale è di recuperare la loro somiglianza col Principio: ciò è dire di crescere senza tregua fino a giungere al punto di produrre i loro frutti, come quello ha prodotto i suoi in essi. Ed ecco anche perché l'uomo, avendo la reminiscenza della luce e della verità, prova che è disceso dal soggiorno della luce e della verità ...".
Ciascuno di noi alimenti i propri legittimi dubbi, in virtù di una costante autoanalisi, perché ogni Iniziato è incessantemente alla ricerca di semi di verità e di saggezza dentro sé stesso.
L'obiettivo non è convincersi o credere ciecamente, ma sperimentare gli insegnamenti vivendoli direttamente e realmente.
Questo è tutto ciò di cui disporre in conoscenza, Amore ed armonia, affinché in virtù della nostra storia, della nostra dottrina e dei nostri rituali ciascuno abbia chiare le finalità che, senza alcuna possibilità di deroga, dobbiamo portare tutti insieme a compimento.