EQUINOZIO DI PRIMAVERA
di Nicola Ingrosso

Siamo all’equinozio di primavera e la vita, con la sua forza immensa, riprende il suo ciclo mai interrotto dall’inizio della creazione e che si ripropone, ancora una volta, nel contesto della nostra manifestazione solo apparentemente ripetitivo ed uguale.

In questo universo definito dalle sue caratteristiche spazio temporali, il nostro sistema solare si muove, nello spazio e nel tempo, assumendo coordinate sempre diverse, quindi ogni equinozio è un evento astronomico unico ed irripetibile pur obbedendo sempre alle stesse leggi, alla stessa maniera con cui ogni vita è e rimane un evento unico ed irripetibile nella evoluzione della nostra razza umana.

Noi, come tutte le altre forme di vita intelligente, siamo figli delle stelle e prodotto, ad ora, ultimo della evoluzione di questo universo, composti come siamo dagli elementi che le stelle fabbricano nel corso della loro esistenza e che solo alla loro morte vengono proiettate in tutte le regioni dello spazio, con lo scopo di produrre nuova vita.

Questo è il motivo della specifica influenza degli astri nella qualità della vita umana che con essi è totalmente integrata.

E man mano che l’uomo si evolve spiritualmente avvicinandosi, anche se di poco, al suo creatore, diviene sempre più sensibile alla percezione dello spirito dell’universo nel quale hanno posto tutte le manifestazioni della creazione; ed allora si avverte che le forme rituali che egli segue per adeguarsi al ritmo universale della vita sono sempre piene di ragioni e significati.

Noi abbiamo i nostri rituali integrati con gli appuntamenti più significativi del nostro sistema solare e, fra questi, l’Equinozio di Primavera rappresenta il saluto che ciascuno di noi rivolge alla vita nascente nel suo momento di maggiore forza, con la piena consapevolezza che il rinnovamento della vita deve corrispondere al manifestarsi di una sua ulteriore purificazione sulla via della evoluzione reintegratrice nella divinità, percorso obbligato anche se di durata infinita, a cui è costretta comunque dalla LEGGE che supera il male ed il bene.

A ciascuno di noi, piccola cellula di questo grande organismo indipendente che è l’umanità, il compito di accelerare la purificazione con il consapevole utilizzo dei nostri riti, unico strumento a noi noto, affinché ci si possa trasformare in potenti anticorpi contro il tumore del male e della malvagità che avvelenano il nostro pianeta.

Ed è con questa acquisizione di responsabilità, mie care Sorelle e miei cari Fratelli, che saluto tutti voi augurandovi un nuovo anno di pace, salute e prosperità.