EQUINOZIO D’AUTUNNO
di Nicolaus S.I.I. Gran Maestro dell'Ordine

È sempre con rinnovata gioia che Vi saluto tutti alla ripresa del nostro cammino dopo la breve sosta estiva.

Siamo come quel gruppo di escursionisti che, dopo aver camminato per monti e valli dalle prime ore del mattino, alla forte calura del mezzodì, decidono di riposare in una piccola radura di montagna protetti dall'ombra degli alberi e vicino alle fresche acque di un ruscello appena nato dalla sua fonte e che alimenta un piccolo lago giù a valle. Non appena il sole comincia a superare il suo culmine, con allegria e serenità, riprendono il percorso onde giungere alla propria meta prima del tramonto.

Così come il Solstizio d'estate aveva segnato l'inizio del nostro riposo, l’Equinozio d'autunno segna la ripresa del cammino che di fatto non si interrompe mai. sino al tramonto della nostra esistenza. per giungere alla casa del Padre.

L'alternarsi eterno del giorno, della notte, delle stagioni, della luce e del buio, del caldo e del freddo ci dice la scienza che sono la conseguenza del moto del nostro pianeta nel suo viaggio per l'universo insieme al nostro sistema solare ed alla nostra galassia.

Siamo su quel piccolo puntino luminoso posto sul braccio esterno di quell'enorme ammasso di stelle a forma di spirale che ruota velocemente intorno al suo centro ed al tempo stesso si sposta nel vuoto apparente del cosmo a grande velocità verso .... l'infinito.

E le nostre esistenze, come quelle di tutti gli esseri viventi, sia su questo pianeta che su tutti gli altri pianeti abitati, sono scandite, regolate, condizionate da queste alternanze e coincidenze.

Solo pochi viventi hanno la possibilità di essere intelligenti e quindi consapevoli di questa verità e, tra questi, solo pochissimi hanno scelto di utilizzare queste coincidenze come punti di riferimento del proprio cammino verso la conoscenza del ruolo previsto per loro nel creato.

E questa conoscenza non è acquisibile se si prescinde dal Creatore e dalle leggi che reggono il Creato, cioè l'Universo e tutti gli esseri viventi.

Sarebbe un atto di presunzione infinita credere di essere l'ultimo anello della catena evolutiva che riporta la materia allo spirito da cui proviene, o peggio, credersi i dominatori dell'Universo solo perché siamo riusciti a comprendere ed imitare qualcuna delle sue innumerevoli leggi.

Quel senso di umiltà e di sgomento che ci coglie quando diveniamo consapevoli di noi stessi, piccoli e fragili esseri sparsi su questo puntino confuso tra le miriadi di altri puntini vicini e lontani che costituiscono la nostra galassia a sua volta circondata in uno spazio senza fine da miriadi di altre galassie e così via, è forse l'unica chiave in grado di aprire le porte della Conoscenza.

Eppure siamo proprio noi il piccolo grande frutto di questo albero immenso.

Nostro compito è quello di evitare di marcire sulla pianta. quando ancora la linfa dell'Universo scorre in noi, anzi consentire che la forza della pianta si arricchisca progressivamente in noi sino al momento in cui potremo essere raccolti per ritornare alla radice della Creazione.

Siamo frutto del nostro Universo, costituiti dallo stesso materiale delle stelle che lo compongono,. animati dalla immensa forza evolutiva che ai nostri occhi ne giustifica l’esistenza ed al tempo stesso siamo immagine della Entità che lo ha creato ed a Questa ritorneremo
Siamo giunti ai limiti della nostra capacità di pensiero e di intuizione quando i concetti di Creato e Creatore cominciano a confondersi sfumando l'Uno nell'Altro ed allora comprendiamo quanto sia impossibile e, tutto sommato, inutile tentare di comprendere il Sacro Mistero di Dio.

La nostra mente sarà sempre troppo piccola per contenerlo, sappiamo solo che “Egli è colui che è” ed abbiamo solo la strada del cuore per sentire e ricambiare il suo Amore.

Allora, con rinnovata, serena ed armoniosa forza, riprendiamo il nostro cammino verso l'infinito utilizzando i nostri strumenti, Tritume. Maschera e Mantello, veri bastoni del viandante, sempre soli con noi stessi anche se insieme a tutti gli uomini e donne di Desiderio, immersi e partecipi di questo meraviglioso Creato, di questo indefinibile e meraviglioso Dio.